Ad Arcore con Lombardi, Carrozza ed Esposito, due giovani promettenti sul ring

Se Luciano Lombardi avesse saputo riversare in termini di rendimento sul ring, la passione che lo ha sempre accompagnato per la boxe, il titolo europeo gli sarebbe spettato di diritto.
Invece…, la tensione e il nervosismo hanno condizionato una carriera altrimenti ben più illustre. Nonostante tutto il plastico peso medio milanese, ora supermedio, ha offerto alcune ottime prestazioni, purtroppo poco fortunate.
Ha tentato la scalata al titolo italiano per tre volte, sempre a vuoto. Spiegare che potenzialmente non è inferiore a Gaetano Nespro è un’equazione che non ha riscontro concreto, anche se sarebbe bastato il rendimento che offre in palestra per capire quanto avrebbe potuto ottenere e non l’ha fatto.
Detto questo, per capire il pugile, è doveroso dare atto che l’uomo Lombardi ha sempre dato dimostrazione di grande intuizione nel trovare amici e supporter per promozionare il pugilato. Lo dimostra quanto sta facendo da tempo, nel doppio ruolo di organizzatore sia pure virtuale, visto che ancora non ha la licenza e in quello di pugile nelle serate in cui è protagonista. Lo ha già fatto in precedenza, la scorsa stagione al Palacandy di Monza, fallendo l’assalto al tricolore con Gaetano Nespro in febbraio e perdendo contro Ilir Mustafa per un titolo fantasioso.

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