Donaire facile su Martinez, Viloria distrugge Solis
{joomplu:839 left} Domenica sera all’Araneta Coliseum di Quezon City nelle Filippine il campione IBF e IBO dei pesi mosca “The Filipino Flash” Nonito Donaire (21-1, 14 Ko) ha difeso con successo i suoi titoli sconfiggendo per Ko Tecnico al quarto round Raul “The Cobra” Martinez (24-1, 14 Ko). Nei minimosca Brian “Hawaiian Punch” Viloria (25-2, 15 Ko) ha conquistato il titolo mondiale IBF superando per Ko all’undicesima ripresa il messicano Ulises “Archie” Solis (28-2=2, 20 Ko).
Che il pronostico della vigilia fosse in favore di Donaire è cosa certa, difficile invece ipotizzare un confronto a senso unico con il solo campione come protagonista. Nell prima ripresa il fighter filippino atterrava lo sfidante con un pregevole montante sinistro. Rialzatosi dopo il conteggio dell’arbitro Martinez era subito incalzato da The Filipino Flash che lo centrava con una combinazione di tre ganci, destro-sinistro-destro, per il secondo Know Down. Nella tornata successiva la musica non cambiava e su un largo gancio sinistro al volto il texano era nuovamente sulla stuoia. Il terzo round era completamente dominato da Nonito che dettava i tempi col jab e piazzava qualche buon colpo pur non dando la sensazione di voler forzare i tempi, anche se ormai era chiaro che si stava assistendo ad un match a senso unico. La lezione di pugilato per Martinez terminava a 2’42” dall’inizio della quarta ripresa quando il pugile asiatico residente in California centrava il rivale con un montante sinistro che chiudeva la contesa. Per Donaire molto probabilmente questo è stato l’ultimo incontro disputato nei pesi mosca, in quanto il filippino ha dichiarato di voler salire nella categoria superiore e non ha neanche escluso di passare direttamente nei pesi gallo.
{joomplu:838 left}Ben più interessante la sfida tra Viloria e Solis, con il messicano che, alla nona difesa della cintura, ha dovuto abdicare di fronte ad un avversario determinato e in grande forma. Sin dalla prima ripresa si è capito che non sarebbe stata una serata facile per Ulises, scosso da un pesante diretto destro di Viloria. Nella seconda tornata il campione lavorava bene col jab e cercava di portare colpi al bersaglio grosso, ma la migliore azione offensiva era un altro preciso destro al volto messo a segno da Hawaiian Punch nell’ultimo minuto del round. La frazione successiva vedeva l’arbitro Bruce McTavish richiamare non ufficialmente Solis per colpi bassi. Poco più avanti, incredibilmente, il referee dava un punto di penalizzazione a Viloria per un colpo sotto la cintura, l’incredulità della cosa sta nel fatto che l’arbitro ha sicuramente confuso i due atleti, in quanto il colpo illegale è stato chiaramente scagliato da Ulises e non dal suo avversario. L’episodio di per se non è stato rilevante ai fini del risultato finale ma è lecito chiedersi se arbitri che commettano errori di questo genere siano adatti a dirigere confronti mondiali. La contesa proseguiva con Archie che cercava il corpo dell’avversario lasciando spesso sguarnito il proprio volto, dove i colpi di Brian si stampavano con continuità. Il quarto tempo vedeva i due fighter usare con maggiore frequenza il jab e scambiare a viso aperto, terreno in cui Hawaiian Punch si distingueva grazie al potente destro. La quinta ripresa era completo appannaggio dello sfidante, che sorprendeva il messicano in varie occasioni, mettendolo in difficoltà con rapide serie a due mani. Nel sesto round si assisteva al ritorno del campione, che boxando il pugile delle Hawaii dalla distanza riusciva a piazzare i colpi più significativi. La settima tornata era in sostanziale equilibrio con il fighter di Guadalajara a dettare i tempi col jab e l’avversario a replicare con efficacia accorciando la distanza. Nell’ottava ripresa l’azione si manteneva su buoni ritmi e questa volta era Solis a piazzare il colpo migliore, sul finire dei tre minuti un gancio sinistro di Ulises sbilanciava Viloria che per un attimo si appoggiava sulle corde. Ma nel nono tempo Brian tornava prepotentemente alla carica con una combinazione gancio destro-gancio sinistro, che in apertura scuoteva Archie e dava il via ad una frazione completamennte dominata da Hawaiian Punch. Nel decimo round era sempre Viloria a mantenere l’iniziativa e a distinguersi per le sortite offensive più efficaci, con Solis che provava a replicare con scarso successo. L’undicesima ripresa vedeva ancora Brian andare a segno in modo pulito sul volto del campione ed ora la superiorità del 28enne residente a Waipahuappare era ancor più marcata, supremazia che si concretizzava con un potente gancio destro che centrava Solis alla punta del mento spedendolo Ko. Per Viloria si tratta del secondo titolo iridato in carriera, dopo la cintura WBC dei minimosca conquistata nel 2005 contro Eric Ortiz e ceduta nel 2006, alla seconda difesa, nelle mani del messicano Omar Nino Romero.
Nel sottoclou il peso paglia Denver Cuello (16-2=5, 8 Ko) ha sconfitto per Ko Tecnico alla quarta ripresa Hiroshi Matsumoto (18-10=4, 8 Ko) conquistando il vacante titolo WBC International.