Dawson vs Tarver II

{joomplu:1248 left}Una settimana dopo la sfida stellare tra Pacquiao e Hatton, sarà ancora Las Vegas ad ospitare l’evento clou della settimana. Dal maestoso MGM Grand si passa però al più contenuto Hard Rock Hotel e Casino dove Sabato sera incroceranno i guantoni per la seconda volta in poco meno di sette mesi il campione Chad Dawson (27-0; 17 KOs) e lo sfidante Antonio Tarver (27-5; 19 KOs).

 

Per presentare la nuova sfida, organizzata dalla Gary Show Productions, non si può non partire dall’incontro dell’ 11 Ottobre. Chad Dawson con una schiacciante affermazione ai punti, condita da un conteggio per Tarver nell’undicesima ripresa, uscì finalmente consacrato oltre che con la cintura IBF e IBO alla vita. Il 26enne mancino di Harsville poteva già vantare due vittime illustri, prima Tomasz Adameck, nel confronto che gli consegno il titolo WBC, e poi l’esperto Glen Johnson nella terza difesa della corona dell’ente messicano. I quattordici anni di differenza per il più esperto Tarver avevano pesato tanto, il pugile della Florida nonostante una strenua difesa non era parso in grado di contrastare il rivale.

 

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Che senso potrà avere questo nuovo confronto? Dal punto di vista strettamente pugilistico ben poco. Tarver è stato un campione vero, talentuoso, capace nel 2004 di annichilire un Roy Jones che pareva ancora all’apice. Sempre in grado di cadere e rialzarsi, dopo la prima sconfitta con Jones si prese la rivincita battendolo in due round, uscì sconfitto da Johnson e si vendicò nel re match. Sembrava finito dopo la netta sconfitta con Hopkins, all’esordio tra i medio massimi e reduce dalla doppia sconfitta con Taylor, ma ancora una volta Tarver si rialzò e sfruttando le tante chanche che i vari titolo “mondiali” offrono aveva nuovamente conquistato una cintura.
Il secondo incontro da un punto di vista tecnico offre ben poco, ma Tarver è un nome che si spende bene e la HBO, che trasmetterà il confronto negli USA, fa spesso di questi conti. Ci sono pugili che meriterebbero maggiormente l’opportunità di sfidare il miglior pugile della categoria, ma i vari Diaconu (WBC), Erdei (WBO) e Garay (WBA) non interessano minimamente al network a stelle e strisce. Nell’attesa di capire se mai ci sarà un confronto tra Dawson e Bernard Hopkins, facciamoci andare bene questa rivincita, la boxe in crisi vive grazie a soldi delle TV ed allora lo sport deve adeguarsi e lasciare spazio al businness nella speranza che il talento di due campioni, uno all’apice l’altro in fase di declino, possa offrirci qualcosa di buono.

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