Intervista in esclusiva: Domenico “Vulcano” Spada ed il suo sogno diventato realtà
{joomplu:1222 left}Abbiamo incontrato Domenico Spada a margine della riunione del 30 Aprile organizzata dalla Unicorner di Marcello Paciucci e Lamberto Petrecca. Il pugile romano – attuale campione internazionale WBC – ci ha concesso una interessante intervista in esclusiva in attesa della difficile sfida che lo vedrà impegnato l’ 11 Luglio in Germania, sul ring di Nurburgring, contro l’imbattuto ventisettenne Sebastian Zbik, valevole per il titolo Mondiale “ad Interim” WBC dei pesi medi.
Quando hai messo piede per la prima volta in una palestra di boxe?
“Sono cresciuto in una famiglia in cui tutti praticavano la boxe e per me è stato normale entrare in una palestra di pugilato fin da giovanissimo (13 anni). Ormai sono circa 15 anni che mi alleno e sia la palestra (Laima) che il mio maestro (Eugenio Agnuzzi) sono sempre gli stessi. Praticavo anche il calcio, ma non era uno sport per me, io sono sempre stato attratto dall’agonismo di uno sport unico come la boxe”
Ci parli della tua carriera da dilettante ?
“Nell’arco dilettantistico, dal 1996 al 2001, ho conquista 3 titoli italiani e 4 medaglie d’oro con la nazionale ma avrei sicuramente potuto fare di piu’ se solo mi avessero dato la possibilità. Non potro’ mai scordarmi come nel dicembre 1999 nonostante fossi campione italiano prima serie neanche fui convocato per una qualifica olimpica e come sia stato derubato di due titoli italiani, contro della gente che poi hanno dimostrato niente”.
Poi il passaggio al professionismo….
“La delusione di quella mancata convocazione fu cosi’ forte che decisi subito di passare professionista. Solo in questo modo – pensai – potevo dimostrare tutto il mio valore. Da una cosa negativa quindi nacque una decisione importante e sicuramente positiva per me e per la mia carriera”
{joomplu:1224 left}Il match che ti ricordi con piu’ soddisfazione ed orgoglio?
“Sicuramente la conquista del titolo Internazionale dei pesi Medi WBC contro Alpaslam Aguzum, vinto per Ko alla prima ripresa. Era la seconda volta che combattevo in Germania e nella prima occasione, contro Mahir Oral sono stato letteralmente scippato. Ma anche in questo caso la storia mi ha poi dato ragione ed ora sono io ad avere la chance per conquistare il titolo mondiale”.
Veniamo proprio a questo incontro, che idea ti sei fatto del tuo prossimo avversario, Sebastian Zbik (26-0-0) ?
“E’ un avversario tosto, è un longilineo, sa un ottimo allungo e sa aspettare, ma io non ho paura di nessuno.”
Neanche di Kelly Pavlik (35-1-0) ?
“E perche’ mai dovrei avere paura di Pavlik.
La mia vita e’ la boxe, in tanti non credevano nelle mie potenzialità ma poi sono riuscito con il sacrificio a vincere tanti incontri ed ora sto qui a giocarmi un mondiale “vero”, un mondiale WBC. Se sono io lo sfidante ufficiale di Pavlik un motivo ci sarà, vuol dire che qualcosa di buono l’ho fatto ed allora perchè dovrei avere paura di lui ? Avrei potuto scegliere delle strade piu’ facili, magari la pista europea, ma io sono un vincente, non mi piace nascondermi neanche se l’avversario si chiama Kelly Pavlik o Alexander Abraham (24-0-1)”.
Con chi ti stai allenando ?
“Sto facendo sparring con il mio amico Pasquale Di Silvio, con Alessio Domarin e con Giovanni De Carolis, prossimo sfidante al titolo italiano dei pesi medi contro Nespro”.
{joomplu:1223 left}Chi e’ Domenico Spada fuori dal ring?
“Non esiste uno Spada fuori dal ring. Io sono un atleta 24 ore al giorno, ho un orario per allenarmi, uno per mangiare, uno per riposare. Tutto e’ finalizzato al raggiungimento della forma fisica e mentale migliore. Sono un perfezionista ed un narcisista e mi piaccio cosi. Io penso solo alla boxe e ce la metto tutta per sfondare, ed i risultati mi stanno dando ragione”.
Cosa ti piace meno dell’attuale mondo della boxe ?
“Non mi piacciono le macchinette, i combattimenti con i guanti che armonizzano i colpi, il tocca e fuggi di troppi pugili. La boxe e’ battaglia pur nel rispetto per l’avversario che hai di fronte. E poi ti dico un’altra cosa..non mi piace la prevenzione di tanti addetti ai lavori e di tanti semplici appassionati di boxe che giudicano un pugile solo per il suo curriculum. Qualche mese fa uno dei pugili piu’ considerati, John Duddy, ha perso con un semisconosciuto (Billy Lyell) cosi’ come il mio amico Di Silvio ha dovuto faticare contro Kovacevic, un pugile con pochi incontri ma che sapeva boxare bene. La boxe e’ sacrificio e basta un niente per perdere un incontro. La gente che segue la boxe questo deve capirlo e dovrebbe essere un po meno superficiale nei giudizi”
Su quale giovane pugile italiano ti sentiresti di scommettere?
“Non mi viene in mente nessuno in particolare, anzi si (ndr ride scherzando). In palestra da me c’e un ragazzo molto giovane con il quale faccio spesso anche dei guanti e in cui mi rivedo molto. Lui e’ un picchiatore ed a me piacciono i pugili con queste caratteristiche..ma non mi va di fare il suo nome, lui sa bene quanto lo stimo”.
Chi ti senti di ringraziare in questa tua scalata ai vertici mondiali?
“I miei maestri Eugenio Agnuzzi e Robero D’elia, i miei collaboratori Valerio Monti e Fabrizio Ligas e chiaramente Salvatore e Cristian Cherchi. Sono tutte persone a cui voglio molto bene ed a cui mi piacerebbe fare un grande regalo Sabato 11 Luglio, sul ring di Nurburgring”.
Hai un messaggio da dare ai giovani pugili italiani che intraprendono la difficilie strada della boxe professionistica ?
“Il mio consiglio e’ quello di applicarsi giorno dopo giorno. Nella vita bisogna scegliere cosa si vuole fare dopodichè bisogna pensare solo a quella cosa senza farsi distrarre dai pregiudizi delle persone, dalle ingiustizie, dalle chiacchere della gente.
Io sono sicuro di me stesso perchè so quanto ho dato a questo sport e quanti sacrifici ho fatto per arrivare cosi’ in alto. Sono la dimostrazione che i sogni possono diventare realtà. Neanche Carlos Monzon quando giunse a Roma era accreditato dai pronostici della critica, ma poi è riuscito a imporsi contro il mito Nino Benvenuti. Chissà magari potrei fare la stessa cosa con Sebastian Zbik e poi con Kelly Pavlik non credi ?”
In bocca al lupo “Vulcano”, sabato 11 Luglio tutta l’Italia tiferà per te e per il tuo sogno diventato realtà.