Nei superleggeri Pacquiao annichilisce Hatton

{joomplu:1214 left}Sabato sera all’MGM Grand di Las Vegas Manny “Pac Man” Pacquiao (49-3=2, 37 Ko) ha sconfitto per Ko alla seconda ripresa Ricky “The Hitman” Hatton (45-2, 32 Ko), conquistando la cintura IBO e il titolo di campione del mondo dei superleggeri per Ring Magazine.

 

Nella presentazione dell’evento avevo espresso il mio pronostico in favore del filippino, ma non mi aspettavo certo un affermazione cosi rapida e perentoria. Pacquiao si è confermato il numero 1 Pound For Pound surclassando colui che fino a sabato era considerato il miglior superleggero in circolazione. La doti di velocità, precisione e potenza, unite all’ottima scelta di tempo di Pac Man non hanno lasciato scampo all’inglese, che ha subito una punizione come mai prima in carriera. Delusi i tifosi britannici, che come sempre hanno incitato a gran voce il loro idolo, ma davanti alla grandezza del fighter filippino c’è solo da applaudire. Sin dal primo gong il tema tattico è stato chiaro, con Ricky a cercare di chiudere gli spazi per scaricare colpi sulla corta distanza, affidandosi alla sua boxe confusionaria ed ai limiti del regolamento. Tutto inutile, Manny si è dimostrato troppo abile, e dopo aver messo a segno qualche colpo pulito ha centrato The Hitman con un gancio destro, facendolo cadere sulla stuoia. Mancava meno di un minuto al termine della ripresa e dopo l’atterramento il 30enne di Manchester era costretto a subire l’arrembaggio del filippino. The Hitman provava a legare ma negli ultimi secondi un sinistro di Pac Man spediva nuovamente Hatton al tappeto. Questi raggiungeva l’angolo dopo aver ascoltato il conteggio dell’arbitro. Nella seconda frazione il pugile del Regno Unito incalzava coraggiosamente l’asiatico, ma Manny lo anticipava costantemente. A pochi istanti dallo scadere dei tre minuti un micidiale gancio sinistro, scagliato dal basso verso l’alto, raggiungeva Hatton alla mascella. L’inglese cadeva steso sul tappeto e il referee  Kenny Bayless dichiarava il Ko a 2’59” dall’inizio del secondo round. Dopo alcuni minuti di apprensione per le condizioni di Ricky, a terra dolorante, questi si rialzava per il sollievo generale. Sul ring ed in un intero paese, le Filippine, la festa era tutta per Pac Man. Per Pacquiao si è trattata della quarta vittoria consecutiva in quattro differenti categorie di peso, superpiuma, leggeri, welter e superleggeri.

 

{joomplu:1215 left}Nel sottoclou il messicano Humberto “La Zorrita” Soto (4787=2, 31 Ko) si è confermato campione mondiale WBC dei superpiuma superando per Ko tecnico alla nona ripresa il canadese Benoit Gaudet (20-2, 7 Ko). La Zorrita è partito subito forte, atterrando l’avversario nel primo round con un gancio sinistro. Ma nelle tornate successive Gaudet si è affidato alla sua mobilità e alle buone doti di schermitore per impegnare a dovere Soto. Il messicano pressava l’avversario attaccandolo per vie frontali, ma il pugile del Quebec riusciva a contenere le avanzate del blasonato rivale, centrandolo con veloci combinazioni. Humberto, forte della sua solidità, e consapevole della maggiore potenza, non ha mai smesso di cercare la battaglia a viso aperto, terreno a lui congeniale. Il confronto, che all’inizio sembrava di facile risoluzione per il campione, con il passare dei round diventava più equilibrato ed incerto. Ma nella nona ripresa c’era la svolta, Benoit veniva centrato al mento da un preciso montante destro del 28enne di Tijuana finendo sulla stuoia. Dopo aver ascoltato il conteggio del referee il canadese veniva incalzato da La Zorrita, che andava a segno con un potente destro, chiudendo la contesa. L’imbattuto supermedio Daniel Jacobs (16, 14 Ko) ha sconfitto con un verdetto unanime Michael Walker (19-2=2, 12 Ko). Questi i cartellini dei giudici: (80-72, 79-73, 80-72). Il superwelter cubano Erislandy Lara (5, 3 Ko) si è imposto su Chris Gray (11-8, 1 Ko) ai punti con una decisione unanime: (40-36, 40-36, 40-36). Nei medi il russo Matt Korobov (5, 5 Ko) ha superato per Ko Tecnico al secondo round Anthony Bartinelli (20-13=2, 13 Ko). Da segnalare anche la vittoria ai punti con verdetto unanime del superleggero Mike Alvarado (26, 18 Ko) su Juaquin Gallardo (18-8=1, 5 Ko). Questi i cartellini dei giudici: (80-71, 79-72, 80-71).

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