Cuba manca l’en plein al “Cardin” per merito di Blanco (Venezuela) che trionfa nei medi

Si è concluso il Giraldo Cordoba Cardin, Memorial che Cuba porta avanti da 39 anni, secondo per anzianità, solo al Playa Giron, che ha raggiunto la 48° edizione. La differenza è che il primo è riservato ai pugili di casa e ha una partecipazione dai numeri altissimi, mentre il secondo apre ad altre nazioni e porta sul ring i migliori cubani.

Tutti presenti coloro che hanno combattuto nel dual match contro l’Italia. Tutti meno uno. Il gigante della nazionale Robert Alfonso, ha fatto da spettatore, fermo un mese, dopo il pesante ko subito a Milano contro il doppio campione, mondiale e olimpico, Roberto Cammarelle.

Di buona qualità la presenza straniera, con Guatemala, Repubblica Dominicana, Trinidad, Portorico, Colombia, Ecuador e Venezuela. Proprio il venezuelano Alfonso Blanco ha negato a Cuba il pieno di vittorie, altrimenti si sarebbe ripetuto il risultato del 2007 – lo scorso anno il torneo non si disputò – dove l’en plein ci fu realmente. In quell’occasione trionfarono, Hernandez (48), Salinas (51), Rigondeaux (54), Torrente (57), Ugas (60), Fiss (64), Lara (69), Correa (75), Napoles (81), Acosta (91) e Alfonso (+91). Addirittura già nelle semifinali erano usciti tutti gli ospiti, tra i quali il superleggero dominicano Felix Diaz, battuto da Richard Poll 10-3, che l’anno dopo a Pechino avrebbe conquistato l’oro olimpico.

Nonostante le fughe di Rigondeaux e Lara, oltre a Dorticos, sono entrati in finale diversi dei protagonisti del 2007. Confermati Yampier Hernandez passato nei 51, Idel Torrente salito nei leggeri e il massimo Osmay Acosta. Si è preso una sonante rivincita Richard Poll nei superleggeri battendo il favorito Rosniel Iglesias, che ha pagato la fatica di tanti impegni europei.

 Poll campione cubano nel 2007, sembrava destinato a subire la personalità di Iglesias dal quale aveva perduto negli assoluti del 2008 in finale e pure alle ultime due edizioni del Playa Giron, e lo scorso anno in aprile, nella Olimpiade Cubana. Stavolta ha ottenuto un successo importante.

Stesso discorso va fatto per Ivan Onate, passato nei piuma, campione nazionale 2008, a inizio anno aveva sconfitto al Playa Giron il promettente Yunier Toledo Lopez, classe ’88, campione del mondo cadetti nel 2005, passato nei piuma quest’anno. Nelle semifinali di Sancti Spiritus, il verdetto ha premiato il pugile di Camaguey con un netto 6-3. Nel 2007, Toledo Lopez si era fermato in seminale, superato da Idel Torrente.

Vincitori nuovi sono Daniel Matellon nei 48 kg., Carlos Banteur nei 69, Josè Larduet tra gli 81, tre atleti visti combattere in Italia, tutti e tre molto muscolari, forti anche se non certo fantasisti. Infine il supermassimo Erislandy Savon che fino al 2008 militava nei massimi con scarsa fortuna, approfittando della forzata assenza di Robert Alfonso, ha raggiunto il successo.

Nei gallo, vittoria di Yankiel Leon, il più anziano dei nazionali, classe 1982, vice campione olimpico a Pechino. Con l’uscita forzata di Guillermo Rigondeaux è riuscito a farsi largo. Suo il titolo nazionale 2008, vincitore nelle ultime due edizioni del Playa Giron, primo alla Olimpiada Cubana nell’aprile 2008. A Milano contro Parrinello ha spuntato un pari generoso e a Modena è stato sconfitto. I miglioramenti dell’azzurro stanno dando frutti concreti.

Tornando ai mosca, l’ostico mancino Yampier Hernandez ha battuto in finale con una certa fatica il dominicano Carlo Payano, classe 1984, che vanta successi importanti. Lo ricordiamo battuto da Picardi a Pechino, come Vincenzo ha battuto il mancino caraibico Hernandez a Milano. Anche questo un risultato che conferma i progressi del campano.

A rompere le uova nel paniere cubano è stato il medio Alfonso Blanco, atleta che non arriva certo dal nulla. Vice campione del mondo a Chicago nel 2007, dove aveva fatto fuori tra gli altri l’inglese Degale (28-13) che ha vinto l’oro a Pechino, l’irlandese Sutherland (20-13) che si sarebbe rifatto ai Giochi eliminandolo nei quarti. Sempre a Chicago, arrivava in finale a spese del tedesco Buga e del kazako Bakhtiyar (oro nei 69 kg. ad Atene 2004). Nella sfida decisiva  cedeva allo strapotere fisico atletico del russo Korobov (29-4).

Blanco a Sanctis Spiritus, località nel cuore dell’isola, ha fermato i due migliori pari peso dell’isola in attività. Prima l’emergente diciottenne Rey Recio – visto in Italia contro Podda e Sperandio – detto il Tyson di Cuba, forse troppo carico di acido lattico, per l’attività sostenuta in questi mesi, arresosi alla maggiore freschezza atletica del venezuelano. Poi, per il primo posto ha nettamente distanziato Maikel Perez, l’altro giovane, delfino di Emilio Correa, che pare prossimo al rientro, stando alle dichiarazioni di Pedro Roque Otano, il coach della nazionale.
Da quanto si è visto in questo torneo, Cuba ha come al solito abbondanza di buoni elementi, ma latitano i campioni come è stato in passato. Analizzando tutte le categorie, non c’è un cubano che parta col ruolo di favorito assoluto ai prossimi mondiali, per contro almeno sette o otto sono tra i favoriti, che non è la stessa cosa.

A conferma, la classifica del continente Americano dove figurano ben 42 cubani contro i 13 della Repubblica Dominicana, gli 8 del Venezuela, mentre gli Usa hanno malinconicamente solo 6 pugili alla pari del Brasile. E qui sta la risposta dell’analisi fatta sopra.

Con una presenza tanto schiacciante, per i compilatori solo in cinque categorie (54 Leon, Sotomayor 60, Banteur 69, Correa 75, Acosta 91) su undici, vedono un cubano davanti. Due i colombiani di vertice (Alvarez 81, Rivas +91), due brasiliani (Carvalho 48, Conceicao 57) uno Usa (Warren 51), infine Diaz (64) l’oro olimpico dominicano, che ha scelto il professionismo. Non intendiamo entrare nel merito delle scelte. Alcune appaiomo decisamente sorprendenti, come il primo posto nei leggeri di Lorenzo Sotomayor, che dopo aver vinto a gennaio il torneo Playa Giron, non si è più ripetuto, restando tra l’altro fuori dal giro della nazionale. Mentre Idel Torrente, che figura alle spalle, oltre ad un maggiore attività a livello internazionale, proprio al Cordova Cardin ai primi di maggio si è preso una netta rivincita, battendo Sotomayor in semifinale con un netto 11-0. Riteniamo poco realistici il primo e secondo posto negli 81 kg. di Eleider Alvarez (Colombia) e Carlos Congora (Ecuador) davanti a Larduet. Ci pare assai sottovalutato Yampier Hernandez, solo sesto nei mosca. Sempre rispettando le altrui opinioni.

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