Urango e Cloud vincono come da copione.
{joomplu:3302 left}Venerdì notte, al Seminole Hard Rock Hotel e Casino di Hollywood, in Florida (USA), Juan “Iron Twin” Urango (22-2-1 | 17 KO) si è confermato campione del mondo dei superleggeri IBF sconfiggendo per KOT all’undicesimo round Randall “The KO King” Bailey (39-7-0 | 35 KO). Nell’interessante sfida tra mediomassimi valida per il vacante titolo mondiale IBF invece l’ha spuntata Tavoris Cloud (20-0-0 | 18 KO) che ha dovuto accontentarsi della vittoria ai punti contro l’arcigno Clinton Woods (42-5-1 | 24 KO).
Le prime cinque riprese dell’incontro clou, hanno fatto pensare a un vero e proprio miss-match: Urango, incurante delle lunghe leve dell’avversario, ha messo in mostra la sua classica boxe: pressione continua e pesanti bordate al corpo, boxe alla quale il pur volenteroso Bailey non riusciva a trovare le giuste contromisure. Sottovalutare la potenza di “KO King” tuttavia si è rivelato un grave errore persino per un carrarmato come il colombiano che difatti nel corso del sesto round, centrato da un micidiale diretto destro d’incontro è crollato pesantemente al tappeto, per poi rialzarsi barcollando visibilmente. Sono stati attimi di panico per Urango e il suo angolo, ma il coraggioso fighter sudamericano è riuscito pian piano a rimettersi in carreggiata, tornando, dopo qualche minuto di prudenza, ad attaccare a testa bassa come sua consuetudine. Le difese del pur generoso Bailey sono quindi crollate nel corso della nona ripresa quando l’americano è stato costretto due volte al tappeto dalla furia offensiva di “Iron Twin”, deciso più che mai a chiudere il contest alla sua maniera. Un ulteriore atterramento pesante nelc orso del decimo round e un inizio di undicesima ripresa ben poco incoraggiante hanno convinto l’angolo di Randall Bailey a gettare la spugna, permettendo così a Urango, visibilmente affaticato e gonfio sotto l’occhio destro, di iniziare i festeggiamenti.
{joomplu:3303 left}Meno drammatica è stata invece la vittoria, peraltro preventivabile alla vigilia del giovane e forte Tavoris Cloud, mediomassimo di colore che sta spazzando via uno dopo l’altro i protagonisti della categoria degli ultimi anni. Dopo Julio Cesar Gonzales infatti ha dovuto arrendersi anche Clinton Woods, che pur mettendo sul quadrato tutta la sua esperienza e imbrigliando talvolta il meno rodato rivale, è stato comuqnue surclassato dalla maggiore potenza e dalla freschezza atletica di Cloud. L’americano infatti ha sempre dato l’impressione di comandare il match, scuotendo talvolta pesantemente l’avversario, in particolare nell’ottava e nella decima ripresa, pur senza riuscire ad atterrarlo. Il triplice 116 a 112 sancito dai giudici a fine incontro fotografa la superiorità del vincitore, per quanto lo scarto sia forse troppo ridotto per quanto visto sul ring.
Ora per Tavoris Cloud si attende il match della consacrazione: Pascal e Dawson attualmente sono impegnati (il primo deve affrontare Silvio branco, mentre il secondo aspetta la rivincita con Glen Johnson); qualora tuttavia dovessero superare incolumi i rispettivi impegni, dovranno fare molta ttenzione a un nuovo pericolo da tenere in debita considerazione.