Vittorie tedesche a Budapest! trionfano Stieglitz e Braehmer.
{joomplu:3279 left}Sabato sera, al SYMA Sport & Leisure Center di Budapest, in Ungheria, Robert Stieglitz (36-2-0 | 22 KO) si è laureato nuovo campione del mondo WBO dei supermedi costringendo al ritiro all’undicesima ripresa il detentore ungherese Karoly “Hitter” Balzsay (21-1-0 | 15 KO), contro ogni previsione. Nella stessa riunione, vittoria anche per Juergen Braehmer (34-2-0 | 28 KO) che ha inflitto la prima sconfitta in carriera al trentaduenne polacco Aleksy Kuziemski (17-1-0 | 4 KO), fermato per KOT all’undicesimo round. Braehmer ha così fatto suo il titolo mondiale ad interim dei mediomassimi WBO.
Sieglitz è un pugile tedesco un po’ atipico. Nel senso che a differenza della maggior parte dei suoi connazionali, compresi quelli di adozione, non mostra sul ring quella che ormai è divenuta per gli appassionati la “boxe made in Germany”, contraddistinta da guardia serratissima, colpi sferrati col contagocce e spettacolo ridotto all’osso. Sarà per le sue origini russe, ma Robert proprio non ci sta a combattere da attendista: aggredisce l’avversario con una costante pressione e mette in mostra un’ottima velocità di braccia. I suoi limiti, ovvero una difesa non irreprensibile e una potenza dei colpi non all’altezza per un picchiatore l’hanno due volte costretto all’onta della sconfitta: quando si è trovato di fronte chi fa davvero male, Stieglitz ha perso prima del limite; Andrade e Berrio i suoi giustizieri. In pochi credevano nelle possibilità di questo ragazzo contro l’idolo di casa. Anche perchè Balzsay dal canto suo ha più volte messo in mostra un’ottima boxe, un repertorio di colpi notevole e un’impostazione mancina che lascia pochi varchi all’avversario. Eppure la sorpresa è arrivata ed incontenibile è stata la gioia di Stieglitz quando all’inizio dell’undicesima ripresa il maestro di Balzsay si interponeva tra il proprio atleta e il rivale chiedendo all’arbitro di fermare la contesa. Decisione saggia: dopo un match equilibrato e gradevole la battaglia si era fatta aspra e cruenta all’ottavo round per poi divenire una vera guerra nel corso del nono, quando i due contendenti si affrontavano sulla corta distanza cercando insistentemente il colpo del KO; una scelta coraggiosa ma fatale per il pugile ungherese che pur mettendo a segno ottimi fendenti e provocando un vistoso gonfiore in corrispondenza dello zigomo sinistro di Stieglitz, ha esaurito ogni energia e per tutto il decimo round non ha fatto altro che subire le combinazioni a due mani dello sfidante. Stop giusto quindi e cintura che passa di mano. Ritengo improbabile che il coraggioso Robert Stieglitz possa competere con i grandi nomi della categoria (che però sono quasi tutti impegnati nel torneo di Showtime), tuttavia il cuore messo sabato sul ring lo rende più che meritevole di fregiarsi, anche solo per poco, del titolo mondiale. Durissima battuta d’arresto invece per Karoly Balzsay, portato via dal ring in barella, a quanto sembra soltanto in via precauzionale, la cui condotta tattica e l’eccessiva spavalderia hanno finito col risultare altamente controproducenti. Vedremo se e come l’ungherese riuscirà a riprendersi da questa amara sconfitta.
{joomplu:3278 left}Nell’altro match attesissimo della serata non ha deluso le attese l’altro teutonico impegnato per un titolo: Juergen Braehmer ha polverizzato in undici round il precedentemente imbattuto Kuziemsky dimostrando al mondo che la vittoria lampo ottenuta sul nostro Brancalion non è stata un episodio fortunato. Il polacco, al tappeto per ben quattro volte nel corso del match ha saputo impensierire assai raramente Braehmer che dopo un avvio cauto, dovuto alla partenza a razzo dell’avversario, ha fatto valere le sue doti di incontrista trovando gli spiragli giusti fino al getto della spugna dell’angolo di Kuziemsky.
Per il neo-campione ad interim ora è attesa un’interessante sfida col vero detentore della cintura, l’ungherese Zsolt Erdei, imbattuto in 30 incontri da professionista e dotato di velocità notevole. Qualunque sia l’esito, sarà certamente una lotta da non perdere…