11° edizione mondiali dilettanti: Belfast 2001
{joomplu:3098 left}La boxe amatoriale si tuffa nel terzo millennio. L’undicesima edizione dei Campionati Mondiali Dilettanti si svolge a Belfast (Irlanda del Nord) dal 3 al 10 giugno. In un’edizione che ha presentato numeri da record: quasi 400 iscritti in rappresentanza di 66 stati, 6 campioni mondiali e 4 campioni europei in carica oltre a 23 medagliati dei Giochi Olimpici di Sydney 2000, l’Italia di Patrizio Oliva si presenta solamente con due atleti, Leonard Bundu (pesi welter) e Ciro Fabio Di Corcia (superwelter), ma ottiene una medaglia di bronzo che vale tantissimo. Eppure, la trasferta mondiale del foggiano Di Corcia non era iniziata nel migliore dei modi, il suo bagaglio è andato smarrito costringendo i due azzurri a condividere anche le tenute da ring.
Tutta un’altra storia sui due ring allestiti nella Odyssey Arena dove il nostro superwelter ha regolato dapprima il finlandese Amin Asikainen per 31 a 21 imponendo la sua miglior tecnica all’efficace ma prevedibile boxe del finnico. Nel secondo turno, un altro scandinavo, il norvegese Kay Tverberg ha dovuto inchinarsi alla fantasia del nostro atleta uscito vincitore per 19 a 9 dopo un match che il c.t. Oliva ha definito “da professore”. Con una medaglia già al collo, Di Corcia si è confrontato con il cubano Damian Austin Echemendia. Partito con uno svantaggio di 4 a 0 al termine del primo tempo, l’italiano ha poi disputato un match alla pari col fuoriclasse caraibico concludendo in svantaggio di soli sei punti (22 a 16) e mancando la finale col romeno Marian Simion che l’aveva eliminato ai Giochi Olimpici di Sydney 2000. Per la cronaca, Austin si aggiudicava anche la finale sul romeno Simion con il punteggio di 28 a 19.
{joomplu:3099 left}Anche il peso welter Leonard Bundu è stato autore di un bel torneo: due successi ed una sconfitta di misura anche per lui. Resta al palo il mancino thailandese Suwunnalid che subisce dal pugile fiorentino un pesante 5 a 0. Nel secondo impegno, Bundu trova un pugile difficile ma fa valere una grande condizione fisica, oltre alla consueta dose di classe, ed elimina l’argentino Edgardo Funes per 13 a 5. Grande soddisfazione all’angolo azzurro per la prestazione maiuscola del nostro peso welter. Negli ottavi di finale, contro l’irlandese James Moore, sostenuto da tutta l’Odyssey Arena, Bundu è rimasto incollato nel punteggio fino a 30 secondi dalla fine del match ed ha contenuto lo svantaggio finale in soli tre punti: 19 a 16 per il pugile di casa ma applausi al nostro alfiere. Moore arriva in semifinale dove viene battuto dallo statunitense Thompson, sconfitto a sua volta in finale dal cubano Lorenzo Aragon per 27 a 15.
{joomplu:3109 left}Cuba ha surclassato tutte le altre nazioni dall’alto delle sette medaglie d’oro conquistate e nel medagliere tiene a debita distanza Russia, Turchia, Uzbekistan, Francia, Ucraina e tutte le altre squadre. Questo predominio si è evidenziato fin dalla categoria dei minimosca dove il cubano Yan Barthelemy si impone sullo statunitense Siler in semifinale e non disputa la finale per il “walk over” del romeno Velicu, reduce dalla battaglia col filippino Tanamor. Nei pesi mosca, si impone il francese Jerome Thomas dopo le spettacolari vittorie nei due match finali contro il bulgaro Alexandrov (39 a 32) e l’ucraino Sidorenko (39 a 29). Nei pesi gallo, ancora Cuba alla ribalta con il fuoriclasse Guillermo Rigondeaux Ortiz che si libera dell’ucraino Danilchenko in semifinale (15 a 6) e del turco Agaguloglu per 30 a 24 in finale. Il turco Ramazan Paliani conquista la medaglia d’oro tra i pesi piuma concludendo il suo torneo con due perentori successi sul finnico Turunen e sul kazako Jafarov in finale per rsco al 3° round. Altro nome noto nei pesi leggeri. E’ il cubano Mario Kindelan Mesa che bissa il successo del ’99 superando il russo Maletin, campione ’97, in semifinale e l’ucraino Kolesnyk in finale per 29 a 5. Due successi prima del limite sull’ucraino Molotov ed il bulgaro Shtilianov spianano la strada al cubano Diogenes Luna Martinez che vince nella categoria dei superleggeri.
{joomplu:3110 left}Tra i pesi medi, in finale si scontrano due ex sovietici. La spunta il russo Andrey Gogolev sull’uzbeko campione uscente Utirbek Haydarov per 36 a 29. Anche tra i mediomassimi, la sfida finale avviene tra due pugili dell’ex Unione Sovietica. Il russo Evgeni Makarenko prevale per rsco al terzo tempo sull’ucraino Viktor Perun. Tra i pesi massimi, è il cubano Odlanier Solis Fonte ad impossessarsi dello scettro lasciato dal fuoriclasse Felix Savon. In finale, il cubano ottiene un successo alla terza ripresa sull’inglese David Haye. Questa volta il russo e l’ucraino si devono accontentare del gradino più basso del podio. Era stato squalificato dopo la vittoria nel 1997 ma, stavolta, l’uzbeko Ruslan Chagaev si riprende la medaglia d’oro sconfiggendo in semifinale il tedesco Boot per rsco al 3° round ed in finale l’ucraino Aleksey Mazikin per abbandono al 2° round.
Di seguito tutti i vincitori: Yan Barthelemy (pesi minimosca, CUB), Jerome Thomas (pesi mosca, FRA ), Guillermo Rigondeaux (pesi gallo, CUB), Ramazan Paliani (pesi piuma, TUR), Mario Kindelan (pesi leggeri, CUB), Diogenes Luna (pesi superleggeri, CUB), Lorenzo Aragon (pesi welter, CUB), Damian Austin (pesi superwelter, CUB), Andrey Gogolev (pesi medi, RUS), Evgeni Makarenko (pesi mediomassimi, RUS), Odlanier Solis (pesi massimi, CUB), Ruslan Chagaev (pesi supermassimi, UZB).
MEDAGLIERE
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1° Cuba (7 ori e 2 bronzi)
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2° Russia (2 ori e 3 bronzi)
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3° Turchia e Uzbekistan (1oro, 1 argento e 1 bronzo)
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5° Francia (1 oro e 2 bronzi)
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6° Ucraina (4 argenti e 3 bronzi)
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7° Romania (2 argenti e 1 bronzo)
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8° Bulgaria, Inghilterra, Stati Uniti (1 argento e 1 bronzo)
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11° Kazakistan (1 argento)
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12° Croazia, Filippine, Finlandia, Germania, Irlanda, Italia, Repubblica Dominicana, Svezia (1 bronzo)
A otto anni di distanza da questa edizione dei mondiali non si può certo dire che si sprechino i pugili che hanno raggiunto risultati importanti anche tra i professionisti. Il meglio ancora una volta esce dalle categorie più pesanti, così che la finale tra il cubano Odlanier Solis e il britannico David Haye potrebbe un giorno replicarsi anche a livello di professionisti. Il cubano dopo aver vinto tutto il vincibile in maglietta e caschetto ha abbandonato l’isola e sta cercando di replicare i successi del passato anche nella nuova carriera. Tra le sue vittime illustri anche la medaglia d’argento dei super massimi, l’ucraino Mazikin demolito in una sola ripresa. Questa edizione ha visto anche la presenza del ben noto Chagaev, di cui si è già più volte parlato, dell’americano Jason Estrada incapace fin ora di divenire la nuova speranza americana, tra quelli che l’hanno battuto anche Alexander Povetkin. Il russo era agli esordi nelle manifestazioni importanti, dopo le vittorie ai successivi mondiali e alle Olimpiadi di Sidney 2004, sarebbe passato pro in Germania sotto l’attenta guida di Sauerland che lo sta pilotando verso lidi importanti. Altra finale che un giorno potrebbe ripetersi è quella tra il francese Jerome Thomas e l’ucraino Władimir Sidorenko, a Belfast vinse il primo ma il francesino è passato pro molto dopo l’ex campione WBA dei pesi gallo per cui ad oggi, nel breve periodo, la rivincita è improponibile. Uscirono da questa edizione anche l’inglese Carl Froch, attuale titolare del WBC dei pesi super medi, il rumeno Lucian Bute titolare della versione IBF della stessa categoria, l’haitiano Jean Pascal fresco campione WBC dei medio massimi, Juan Manuel Lopez campiome WBO dei super gallo.
Principali fonti consultate: www.amateur-boxing.strefa.pl, Annuario della Boxe Italiana 2009, Boxe Ring, Wikipedia, www.boxrec.com.