I titolari azzurri ai mondiali di Milano, analizzati dal ct Raffaele Bergamasco
Raffaele Bergamasco, partenopeo di Torre Annunziata – un passato agonistico di alto livello nei dilettanti, cinque volte campione italiano fra l’89 e il ’98, podi europei e presenze ai mondiali – commissario tecnico della nazionale italiana maschile di fresco conio, dopo aver ricoperto lo stesso ruolo con la femminile.
La qualifica è arrivata alla vigilia dei dual match in preparazione ai mondiali di Milano, omai alle porte. Su suggerimento di Francesco Damiani che del più giovane collega ha sempre apprezzato umanità e sincerità nei rapporti con i pugili, basi fondamentali per il miglior rapporto e il massimo rendimento, oltre alla continuità della filosofia del suo predecessore.
Che dice: “Raffaele possiede una profonda preparazione tecnica, dovuta sia all’esperienza di ring che allo studio della boxe. A queste prerogative unisce la capacità di ottenere la fiducia del ragazzi, che vedono in lui non solo il tecnico, ma anche l’amico sincero”.
A conferma di specchiarsi sullo stesso percorso di Damiani, che pur promosso a responsabile di tutte le nazionali, non ha dimenticato il vecchio ruolo di maestro. Osservando Raffaele Bergamasco nel corso dello stage di Pietroburgo, mi è sorta spontanea la curiosità di capire cosa ne pensasse dei suoi ragazzi, non solo sul piano tecnico, ma esprimendo un giudizio sulla psicologia di ciascuno dei dieci azzurri
Queste le risposte.
Kg. 51. Vincenzo Picardi, nato a Casoria (Na) il 20 ottobre 1983. Sposato con Maria, una figlia Martina. Diplomato ragioniere. Agente di polizia, adora le canzoni napoletane e si diverte a giocare a scacchi. Cinque volte campione italiano tra il 2000 e il 2007. Vittorie importanti da jr. e tre bronzi fondamentali: mondiali di Chicago 2007, Giochi di Pechino e World Cup a Mosca 2008.
” In allenamento è instancabile, una furia. Grande elasticità atletica. Con questa determinazione e il lavoro costante e continuo ha iniziato a credere sempre di più in se stesso. Le vittorie, alcune molto importanti sul piano internazionale lo hanno fatto crescere nella stima personale. Adesso è sicuro e determinato. Il naturale temperamento, che si abbina alla serenità caratteriale, esaltano la tempra di combattente. Molto riservato, fa della sua famiglia la ragione di vita. In essa trova le energie e le motivazioni più importanti”.
Kg. 54. Vittorio Jahin Parrinello, nato a Piedimonte Matese (Caserta) l’8 agosto 1983. Prossimo al matrimonio con l’amata Concetta, figlia suo maestro Giuseppe Corbo. Diploma scuola alberghiera. Caporal maggiore dell’Esercito. Ottimo feeling col computer e quindi internet. Campione italiano nel 2005, 2007 e 2008. Primo posto al torneo in Cina nel 2007, argento al Brothers Klischko di Kiev nel 2008. Altro argento a Grand Prix di Ostrava in Cechia. Vice campione ai mondiali militari a Baku nel 2008. Presente ai Giochi di Pechino, vincitore ai Giochi del Mediterraneo 2009.
“Rappresenta senz’altro una delle anime del gruppo azzurro. Simpatico, spiritoso, sempre in prima linea per organizzare giochi e scherzi. A questo si unisce un’anima tecnologica insospettabile: appassionato di computer e tecnologie, sempre pronto a spiegare ai meno esperti i segreti del pc. Senza togliere nulla agli altri è il più rispettoso della squadra. Mai una parola fuori posto e grande rispetto per tutti. Si impegna in ogni esercizio al massimo”.
Kg. 57. Alessio Di Savino, nato a Roma il 22 maggio 1984. Diploma scuola superiore. Caporal maggiore dell’Esercito. Ama la pesca. Campione italiano dal 2005 al 2008, La scorsa stagione bronzo ai mondiali militari 2008, argento al Torneo di Ostrava (Rep. Ceca), titolare ai Giochi di Pechino.
“Il classico core de Roma. Ama visceralmente la sua città. Simpatico smemorato, sempre giocherellone con tutti gli amici. Ascolta molto i consigli, consapevole di non possedere il talento dei fuoriclasse, ma altrettanto deciso a migliorare. La voglia di superare i propri limiti ne aumenta l’attenzione e la dedizione durante gli allenamenti. Impegno che lo sta premiando a livello di risultati, incrementando la fiducia in questa corsa ai piani alti della categoria”.
Kg. 60. Domenico Valentino, nato a Marcianise (Caserta) il 17 maggio 1985. Diploma di ragioniere. Agente di polizia. Cinque volte tricolore dal 2003 al 2007. Mondiale militare nel 2003, battendo Tischenko in finale. Bronzo mondiale nel 2005, argento nel 2007. Titolare ai Giochi di Atene 2004 e Pechino 2008. Vincitore ai Giochi del Mediterraneo 2005 e 2008. Si è sposato quest’anno con Rossana.
“Passaggio importante per Mirko: da ragazzino terribile e un po’ scapestrato a capitano della squadra azzurra. Ne ha fatta di strada Valentino! Sempre attento negli allenamenti, pronto durante le sedute di sparring a rubare quello che può ad ogni atleta che incontra. Generoso e infaticabile, presente ad ogni impegno. Col matrimonio, è diventato un uomo maturo. Sempre simpatico e pronto allo scherzo, spesso i duetti col suo “amico” del cuore Cammarelle, li fanno sembrare due vecchi sposini impegnati nelle classiche liti giornaliere. Un salto di qualità a tutto campo”.
Kg. 64. Dario Donato Vangeli, nato a Copertino (Lecce) il 3 gennaio 1988. Istituto Professionale Servizi Turistici. Agente di Polizia. Ascolta molta musica e usa spesso il computer. Campione italiano cadetti 2005, jr. nel 2006, assoluto 2007 e 2008. Bronzo UE e oro al Torneo di Spalato nel 2006.
“L’unico pugile della nazionale che ha raccolto poco sul ring, rispetto all’impegno che mette nel corso della preparazione. Ancora non ha superato il blocco mentale che gli farebbe compiere il salto in avanti. Dotato di ottime qualità tecniche, manifesta troppa timidezza sul ring. A differenza dei suoi colleghi di squadra, è molto riservato, ugualmente accetta volentieri lo scherzo quando viene tirato in ballo”.
Kg. 69. Alessandro Marziali, nato ad Aprilia (Latina) il 27 luglio 1985. Universitario di ingegneria. Palestra Sordini Boxe Fiumicino. Pratica sci e calcetto, discreto pescatore. Bronzo ai campionati Italiani Cadetti nel 2001, terzo al campionato universitario 2007. Campione assoluto e universitario 2008.
“Da poco nel team azzurro, sta facendo esperienze importanti. Ha dimostrato coraggio e umiltà migliorando volta per volta. Carattere solare, riservato ma non timido. Dialettica con bella ironia, senza mai esagerare. Buona cultura. Negli ultimi impegni ha dimostrato di aver fatto tesoro delle esperienze difficili, meritandosi l’impegno mondiale”.
Kg. 75. Luca Podda, nato a Cagliari il 22 novembre 1987. Risiede a Tarquinia. Diplomato ragioniere. Pugilistica S. Marinella Ring. Ama il mare e adora lo snowboard. Campione italiano cadetti 2003. Bronzo agli europei jr. nel 2004. Guanto d’Oro nel 2007 e 2008. Campione italiano assoluto 2008.
“Carattere estroverso, da vero guascone. Non soffre di nessun complesso, affronta ogni combattimenti con impegno e ardore incredibili. Agonista naturale, ogni situazione per lui è una battaglia che va vissuta e assaporata fino alla fine. Purtroppo mantiene alcuni difetti non secondari, come il disordine e la sbadataggine”.
Kg. 81. Gianluca Rosciglione nato a Palermo il 24 novembre 1990. Diploma di scuola superiore. Polisportiva Defence Club. Proviene dal calcio, quando può gioca a calcetto. Ascolta la musica moderna. Campione italiano cadetti 2007, jr. 2008. Bronzo ai mondiali AIBA youth 2008.
“Il baby della squadra, ragazzo tranquillo premiato per l’impegno nei dual match dove ha affrontato alcuni dei più forti atleti del mondo. Ha margini di miglioramento notevoli, fisicamente molto forte, deve acquisire elasticità muscolare e velocità d’esecuzione. Non crea mai problemi, ascolta e cerca di assimilare i consigli. Gli si chiede solo di fare utile esperienza”.
Kg. 91. Clemente Russo, nato a Marcianise (Caserta) il 27 luglio 1982. Perito elettrotecnico e delle comunicazioni. Proviene dall’Excelsior di Domenico Brillantino. Agente di polizia. Ama i cavalli e cavalcare, pratica il calcio a cinque. Protagonista allo show televisivo “La talpa” su Italia 1. Sul podio fin dai mondiali cadetti, sei titoli tricolori dal 2001 al 2007. Vittorie ai Giochi del Mediterraneo 2005 e 2009, Vincitore ai tornei in Ucraina, Cina e Germania. Oro mondiale 2007, argento ai Giochi di Pechino.
“Il classico istrione. Un atleta serio che ama stare sotto i riflettori, sia come atleta che come show man. Kg. Canta, balla, recita….e combatte con uno stile assolutamente personale e unico. Alle volta sa perfettamente risparmiarsi, altre alterna momenti di pausa per partire poi con micidiali e rapidissimi attacchi. Come nella vita: innamorato e felice, ma pronto a giocarsi le sue carte sul ring e negli studi televisivi. La notorietà non l’ha guastato, semmai il contrario. Tramutando l’esperienza fuori ring, in ricchezza per una sempre maggiore personalità anche sul ring. Soprattutto non gli ha fatto perdere neppure lontanamente il gusto del combattimento”.
Kg. +91. Roberto Cammarelle nato a Cinisello Balsamo (Milano) il 30 luglio 1980. Risiede ad Assisi. Vive con Nicoletta che lo ha reso papà di Mattia. Diploma di ragioniere. Proviene dalla Rocky Marciano di Cinisello Balsamo, diretta dal maestro Biagio Pierri. Agente di Polizia. Si diletta con la play station, ascolta musica leggera non troppo chiassosa, con preferenza per Vasco Rossi. Segue il calcio e tifa Juve. Campione italiano dal 2000 al 2007 (record assoluto). Argento europeo a Perm 2002 e Pola 2004. Vincitore di tornei in Europa, oro ai Giochi del Mediterraneo 2005 e 2009. Bronzo ad Atene 2004 e ai mondiali in Cina nel 2005. Campione del mondo a Chicago 2007 e oro ai Giochi di Pechino 2008. .
“Roberto è da considerare un uomo fatto ed un pugile imbattibile. La compagna Nicoletta e le gioie della paternità ne hanno addolcito alcuni spigoli caratteriali. La sua sicurezza sul ring ormai è spaventosa: il mondo intero e lui per primo sono consci della sua classe e della sua potenza. E’ un falso timido, in realtà è sornione, osserva le situazioni intervenendo solo quando lo ritiene opportuno. Si conosce perfettamente, ha imparato a convivere con un fisico che non gli permette di affrontare i carichi di lavoro che vorrebbe, ma questo non condiziona le sue incredibili prestazioni. Sicuramente il leader della squadra”.
Ma Raffaele Bergamasco non ha finito. L’aggiunta è di carattere personale e non meno importante. “L’ultima cosa che voglio dire a caratteri cubitali è quella che negli ultimi tempi la squadra è diventata davvero unita e tutti i ragazzi, secondo il mio modesto parere, ci stimano e ci rispettano prima come uomini, come amici e soprattutto come tecnici. Considerazione importante per chi ha la responsabilità di giovani che coltivano sogni e speranze e che a noi si affidano”.