Urango affronta la minaccia Bailey mentre Cloud e Woods si contendono il titolo!
{joomplu:3298 left}Questa notte, al Seminole Hard Rock Hotel e Casino di Hollywood, in Florida (USA), Juan “Iron Twin” Urango (21-2-1 | 16 KO) sarà chiamato alla prima difesa del titolo mondiale dei superleggeri versione IBF conquistato il 30 gennaio a spese di Herman Ngoudjo. Lo sfidante sarà il temibile picchiatore statunitense Randall “The KO King” Bailey (39-6-0 | 35 KO). Nella stessa riunione sarà messo in palio il vacante titolo mondiale dei mediomassimi versione IBF. A contenderselo saranno il britannico Clinton Woods (42-4-1 | 24 KO) e l’americano Tavoris Cloud (19-0-0 | 18 KO).
Ci si attende grande spettacolo, soprattutto nel match tra i superleggeri; Urango è il classico picchiatore colombiano privo di strategie alternative: viene avanti per tutta la durata del match ed è sempre alla ricerca del colpo risolutore che spesso arriva grazie all’inaudita potenza dei suoi colpi caricati. Questa sua condotta monotematica talvolta lo rende prevedibile, tanto che le due sconfitte patite in carriera sono arrivate contro due pugili che generalmente prediligono uno stile offensivo (Ricky Hatton e Andre Berto) ma che nella circostanza snaturarono le proprie caratteristiche per “boxare” il colombiano e renderlo così inoffensivo. Una lotta all’arma bianca contro “Iron Twin” del resto rappresenta un rischio enorme, considerata l’eccellente resistenza ai colpi del sudamericano che raramente in carriera ha mostrato di aver “sentito” un colpo. Difficile credere che Randall Bailey seguirà l’esempio dei campioni sopracitati per affrontare Urango senza accettare la bagarre. L’americano infatti, pur dotato di straordinario allungo per la categoria è sempre stato fedele al suo soprannome di “KO King”, nel far suo il centro del quadrato e scaricare pesanti bordate al corpo e al volto degli avversari. Il diretto destro in particolare è l’arma in più di Bailey; proprio un diretto destro alla mascella del resto gli ha permesso di presentarsi a questa sfida essendo stato il colpo risolutore nell’insidiosa eliminatoria sostenuta con lo sgusciante Figueroa, mancino come del resto lo è Urango.
In virtù di una solidità talvolta messa in dubbio da atterramenti e propensione ai tagli da parte dell’americano, propendo per una vittoria prima del limite di Juan Urango che dopo qualche round da urlo dovrebbe prendere il controllo della situazione e costringere l’avversario alla resa.
Lo scontro fra mediomassimi appare invece piuttosto squilibrato in termini di pronostico, a favore del ventisettenne di casa Tavoris Cloud. Egli infatti con i suoi 18 KO su 19 incontri disputati e vinti e in virtù dell’ultima schiacciante affermazione sul roccioso Julio Cesar Gonzales, mai sconfitto prima del limite fino a quel match e domato in dieci riprese, è considerato l’astro nascente della categoria. Dal canto suo Woods, nonostante l’ultima convincente prestazione contro il non irresistibile Elvir Muriqi, potrebbe aver iniziato la sua parabola discendente, complice l’età e la difficoltà di trovare nuove motivazione dopo una carriera più che dignitosa se pur macchiata da qualche verdetto casalingo di troppo. Nell’ultimo incontro di grande spessore, contro l’imprevedibile Antonio Tarver, anch’egli lontano dai giorni di massima forma, Woods ha profondamente deluso, salendo sul ring con un atteggiamento svogliato e poco intraprendente, tanto che la vittoria ai punti di Tarver è sembrata già scritta fin dalle prime riprese.
Personalmente credo che Cloud abbia tutte le carte in regola per far valere nuovamente la sua potenza e vincere prima del limite ancora una volta. L’esperienza di Woods, unita a una buona preparazione fisica potrebbe permettergli di arrivare a sentire i cartellini, ma francamente ritengo poco probabile una sorpresa, per quanto nella boxe, tutto possa accadere…