Cammarelle doma l’ostico Hunter (Usa) tra gli applausi del pubblico a Milano

{joomplu:3348 left}Decisamente il richiamo di Roberto Cammarelle è di quelli forti. Nella sezione serale della prima giornata, il gigante di Cinisello Balsamo rappresentava l’attrazione principale, tanto più che non si trattava di un debutto soft, ma di una prova da non sottovalutare. Il giovane statunitense Michael Hunter anche se escluso dai Giochi di Pechino, non era certo uno sconosciuto e nel suo clan l’opera di convincimento a poter creare la sorpresa era stata forte. Ma oggi contro il campione del mondo e olimpico, non è facile passare. Infatti Cammarelle si è imposto con un netto 8-1 che lascia capire quanta strada deve ancora fare prima di poter far diventare realtà il sogno. Ugualmente non si è trattato una passeggiata.

{joomplu:3350 left}La vittoria dell’azzurro non è mai stata in dubbio: 4-1, 6-1 e 8-1 numeri che mettono in risalto la capacità di leggere l’incontro da parte di Cammarelle. “Ho gestito il match, pensando che il torneo è lungo e il difficile arriverà in semifinale quando dovrei affrontare il bulgaro Pulev, secondo i pronostici. Hunter ha cercato di buttare il confronto sulla bagarre e in un certo senso ci è riuscito, visto che mi ha fatto sanguinare il naso, sa pure con un colpo sporco. Ma non è andato oltre. L’americano è coraggioso, lo ricordo quando perse a Chicago contro Timurziev con onore. Forse dovrebbe combattere senza ricorrere ai trucchetti come legare, colpire dopo il break, cose che lo dimensionano”.

{joomplu:3351 left}Adesso un lungo riposo, fino al 7 senza combattere. Va bene così?

“Per niente, il calendario è da rivedere assolutamente, anche nel rispetto dei pugili. Una sosta così lunga è nociva per tutti. Tanto più che dopo si combatterà ogni due giorni e nella parte finale due giorni a fila. Non ha senso. Sono cose da cambiare. Sono venuto ai mondiali per combattere e non per fare lo spettatore e poi gli straordinari”.

Un po’ di nervosismo al debutto?

“Certo, mica siamo macchine. Combatto nella mia città, il pubblico è tutto per te, come non sentire emozione? Infatti, quando ho guardato in alto mi sono detto che non potevo deluderli. D’altronde sono il favorito e punto a bissare l’oro di Chicago”.

{joomplu:3353 left}Che il pubblico fosse tutto per Cammarelle non c’era dubbi, l’aspetto confortante è che sono arrivati più di mille per il mancino plurititolato.

“Evidentemente – scherza ironico – ho tanti parenti. Intanto hanno vinto anche Picardi e Vangeli a conferma che siamo una squadra forte e lo dimostreremo nel corso del torneo”.

Hunter da atto di aver perduto con un grande campione: “Ci ho provato in tutti i modi – conferma il giovane americano – ma Cammarelle è troppo bravo. Se attaccavo mi anticipava, se chiudevo portava montanti pesanti. Non sarà facile batterlo”.

{joomplu:3349 left}Ha destato grande impressione il giovane (24 anni) gigante cubano di Guantanamo, Erislandy Costilla Savon che ha pure smentito di essere parente di Felix Savon, il mitico quattro volte vincitore ai mondiali. In meno di 2’ ha costretto alla resa il pallido gallese Wal Jones, che a 28 anni sembrava un novizietto alle prime armi. Preso in velocità dal caraibico, non ha saputo allestire alcuna difesa, vittima di una pochezza che ha messo in risalto le doti di velocità di questo atleta snello, alto 1.90 che sicuramente sarà l’avversario più difficile per il cinese Chen Zhang che dovrebbe trovare in semifinale. Cammarelle richiesto di un pronostico ha detto che vede il cubano finalista.

Gli altri protagonisti della serata: il bulgaro Pulev facile vincitore dell’albanese Hysa, addirittura senza combattere ha vinto l’ucraino Kapitonenko, mentre un po’ a sorpresa il rappresentante delle Isole Vergini, Laurent che aveva all’angolo l’ex mondiale dei medi, Julian Jackson, avversario del nostro Cardamone, ha avuto la meglio sul nigeriano Ehwarieme, fisico splendido ma poca resistenza. Dopo esser partito bene, si è fatto raggiungere dal meno elegante ma più concreto avversario.

La prossime fatiche dei supermassimi sono fissate al 7 settembre, e Cammarelle dovrà vedersela con lo sloveno Urbanc, che ha battuto il modesto serbo Stankovic.

Oggi tocca al gallo Vittorio Parrinello, in mattinata, contro il tedesco Makarov, rivale di tutto rispetto con grande esperienza internazionale, bronzo europeo in carica. L’altro azzurro impegnato nella riunione del pomeriggio è il medio Luca Podda. Avversario il campione di Spagna Mariano Jimenez che fa della generosità l’arma migliore. Sulla carta, avversario battibile.

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