La sfida di Giuseppe Langella

{joomplu:3370 left}“Voglio i migliori. Non ho paura. Chi sono i più forti? Bundu, Di Rocco, Petrucci? Sono pronto ad affrontarli. Sono o non sono il campione d’Italia? E allora non devo temere nessuno. Voglio misurarmi con i primi del ranking. Vediamo come va a finire. Con tutto il rispetto, io sono pronto, purchè mi sia data qualche possibilità. Altrimenti a che mi serve questo titolo?”

Giuseppe Langella (nella foto – 2out.it) lancia la sfida. E’ una sfida che non prevede alcun titolo in particolare. Se c’è una corona in palio tanto meglio, ma lui ne fa soprattutto una questione di prestigio. In pratica si sente pronto per entrare nell’olimpo dei pesi welters italiani. La categoria è piuttosto affollata, ma in pochi hanno un prestigio internazionale, fanno parte della cerchia ristretta dei “più”. E lui bussa a quella porta. La trafila l’ha passata tutta. A ventotto anni e con il tricolore in tasca, il pugile-pescatore di Torre Annunziata si sente pronto per un salto di qualità. Vuole insomma pescare in un mare più ricco.

Con un record di 16 vittorie, 5 sconfitte e un pari, qualcosa l’ha dimostrato: “Quelle cinque sconfitte sono anche un po’ bugiarde – precisa – anche perché un paio di volte sono andato all’estero, in Germania, in Irlanda, dove spesso qualcosa di tolgono. Con gente come Shabani e Haughian ho perso solo ai punti, ma ero in casa loro e forse con l’irlandese meritavo qualcosa di più”.

I suoi match in genere sono molto apprezzati per la capacità di esibire una buona tecnica, fatta soprattutto di tempismo e precisione. Con il suo metro e settanta scarso, gli toccano spesso avversari più alti: “Devo lavorare molto di tronco e poi cogliere l’attimo con una buona scelta di tempo. Un giochetto che mi riesce spesso”.

Biagio Zurlo, il suo tecnico, talvolta si lamenta perché non è assiduo agli allenamenti. Ma lui ha le sue ragioni: “Faccio il pescatore. Esco di notte per mare con un gruppo di amici-colleghi. La mattina facciamo il giro dei ristoranti per vendere ciò che abbiamo pescato. Poi devo dormire un po’ e nel pomeriggio vado in palestra. Questa è la mia vita. Così ho vinto la Coppa Italia, qualche titolo internazionale ed ora la cintura tricolore. Da quando ho cominciato a riempire la bacheca raramente faccio filone in palestra. Questo titolo italiano poi mi ha dato una carica in più. Ora però voglio vedere quel che valgo veramente. Ecco perché sfido i più bravi: per misurare meglio me stesso”.

Curiosità da Torre Annunziata a Monaco di Baviera: Un gruppo di pugili della Vesuviana, guidati dai maestri Lucio e Biagio Zurlo, partirà domenica 6 per Monaco di Baviera dove mercoledì 9 parteciperà ai festeggiamenti di una palestra italo-tedesca sostenendo un’esibizione con pugili locali. Alla trasferta parteciperanno Giuseppe Langella, fresco campione d’Italia dei welters, Giovanni Architravo, Francesco Nespro e la rientrante Mina Morano che è in preparazione per i prossimi campionati italiani femminili. L’iniziativa parte da Salvatore Russo, ex-pugile di Torre Annunziata, campione d’Italia dilettanti dei medi nel ’74, che da tempo si è trasferito in Germania dove vive con la famiglia.

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