Lo sapevate? Si è dimesso un consigliere FPI. Qualcuno preannuncia una tempesta epocale
Venerdì in tarda serata su Rai Sport Più, nel corso della telecronaca da Olbia, o dal tubo, per la sfida tra Andrea Di Luisa e Alessio Rondelli, è stata fornita una notizia che di per se rientra nella normale routine.
Ci ha colpito per alcuni motivi che fanno riflettere. Prima di tutto il modo accorato del telecronista che dando l’informazione faceva intendere che l’evento sarebbe stato foriero di conseguenze disastrose. Sicuramente più informato del sottoscritto, si dilungava nel prospettare un futuro assai fosco e le dimissione potevano rappresentare il primo segnale di un vera rivoluzione. Tutto questo con grande abilità dialettica, nel dire e non dire. Alla fine ne sapevano meno di prima.
Nel mio piccolo ho assistito a diverse dimissioni, magari più importanti, ma non sono mai accaduti disastri, quali ha paventato la voce in questione. Non era un segreto che il soggetto non fosse più in sintonia con la presidenza, dopo anni di flirt più o meno sinceri.
Per chi segue le vicende, sa bene che nel corso della campagna elettorale dell’ultima elezione a Chianciano Terme, era stata ventilata l’idea di sostituire l’attuale presidente. Sfumata, strada facendo, ma con la dichiarata intenzione di correre per conto proprio.
Costui aveva (o ha ancora) il pregio o il difetto (a scelta) di ambire a molte cariche. Direttore di Boxe Ring, abbastanza anomalo. Pare, ma è da verificare, non sia mai stato nella redazione dove si prepara la rivista, e che decideva tutto per email e telefono. Sulla situazione della rivista meglio soprassedere.
Con l’ufficio stampa il feeling era un sogno. Mai realizzato. Rappresentante per l’Italia di una sigla mondiale, incarico non proprio ideale, per un consigliere. Appassionato di viaggi, presente a due Giochi Olimpici, ai mondiali di Chicago, oltre a diverse trasferte.
Gli era stata conferita la responsabilità del marketing federale ma su quel fronte non abbiamo notizie di grandi successi, vedi sponsor. Ai mondiali di Milano doveva rappresentare la FPI, come era stampato nella “Media-guide”, ma nessuno lo ha mai visto un solo giorno. Molti sostengono fosse un dispetto nei confronti del presidente. Un atto di insubordinazione? Non conosciamo la posizione nel condominio di residenza.
Dimenticavo, figura anche come direttore di Boxering-web, e potrebbe esserne pure il proprietario della testata. In concreto chi ha sempre portato avanti il sito è Flavio Dell’Amore, persona estremamente competente a attiva, che stimo da sempre. Anche se pochi lo fanno sapere. A cominciare dal responsabile. Diciamolo pure, non si faceva mancare nulla. Il problema, per la sostituzione potrebbe essere quello di coprire tante cariche, ma in Italia una poltrona non si rifiuta mai.
Certo, se l’ufficio stampa FPI avesse diramato la notizia, sarebbe stato più lineare. Per far questo ci vuole l’okay ufficiale. Se manca, il silenzio è d’obbligo. Unica giustificazione: a norma di statuto, le dimissioni vanno accettate da parte del Consiglio Federale, quindi rese ufficiali. Mancando questa prassi, la FPI non poteva informare prima del tempo.
Al momento non ci sono dichiarazioni da nessuna sponda. Ma stando alle previsioni di Raisport Più sta per scatenarsi un terremoto. Aspettiamo in trepida attesa.