Una Russia molto forte contro l’Italia il 3 e 5 aprile a Milano e Garlasco

Diamo in anteprima assoluta la formazione russa con i relativi record personali, utili agli addetti ai lavori, che affronterà l’Italia nel doppio confronto allestito dal LOC, il comitato presieduto da Andrea Locatelli e dal general manager Paolo Taveggia, responsabili dei prossimi mondiali AIBA a Milano previsti dal primo al 12 settembre 2009.
La comitiva russa giungerà in Italia una settimana prima del doppio confronto e si fermerà a Roma, dove avrà modo di allenarsi con gli azzurri. Come ha già fatto il Brasile.
Il gruppo oltre agli undici pugili e dal tecnico responsabile Nikolay Khromov, è composto dal medico Valery Nikolaev, dai massaggiatori Vasily Vibornov ex pugile di buona quotazione e Ali Shugayupov, dagli allenatori Zuber Dzhafarov, Vasily Volf, Edilbay Kaziev e dall’arbitro Jaroslav Renev.
I pugili designati sono i seguenti: 51 kg. Georgy Balakshkin (6-3-1980), 54: Eduard Abzalimov (9-3-1984); 57: Sergey Vodopyanov (20-9-1987); 60: Semen Grivachev (14-12-1984); 64: Maksim Ignatiev (29-7-1986); 69: Dmitry Ivanov (24-6-1983); 75: Artem Chebotarev (26-10-1988); 81: Nikita Ivanov (18-4-1986); 91: Egor Mekhontsev (14-11-1984); +91: Arslanbek Mahmudov (7-6-1989) e Dzhamal Kasumov (7-6-1984).
Un anno fa, in preparazione ai Giochi di Pechino, venne disputato un duals match tra Italia e Russia. Gli incontri si svolsero a Molinella e Ferrara con doppia vittoria azzurra. In realtà, mentre la squadra di Francesco Damiani schierava il meglio, gli ospiti erano una rappresentanza di Mosca, bravi ma ben lontani dai veri titolari, in quel momento in allenamento per i Giochi.
Il confronto ritorna il 3 e il 5 aprile (Milano e Garlasco nel pavese) e la situazione è ben diversa. La Russia, delusa sia ai mondiali che in Cina, ha cambiato il tecnico, da Alexander Lebziak a Nikolay Khromov. L’ex campione leggeri dell’URSS, nel ’70 e ’71, bronzo nel ’72, ha fatto lunga gavetta nei club, e viene ritenuto uno dei migliori allenatori in circolazione. Non è più giovanissimo, ha orzato le 62 primavere, ma sembra in ottima forma e con le idee molto chiare.

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