Sabato a Voghera i funerali di Giovanni Parisi
VOGHERA. Sulla BMW M6 di Giovanni Parisi, distrutta dall’urto ci sono i primi mazzi di fiori. Una pianta con fiori bianchi con la bandierina russa e parole dolcissime, un mazzo di rose rosse con un semplice “ciao flash”.
Arriva molta gente, non curiosi ma amici che commentano increduli la tragedia. La moglie Silvia è stata l’unica a vedere il marito dopo il fatale scontro e ha detto che il viso è intatto, ha solo un taglio sulla fronte. Quasi incredibile, visto lo stato della vettura. Le versioni sono molteplici, anche se resta la convinzione che la velocità sia stata la prima causa.
L’autista del camioncino ha trascorso la notte in ospedale in osservazione, lasciando la struttura al mattino. Non si conosce ancora il suo nome. Il figlio maggiore Carlos ha saputo subito che il papà non c’è più. Glielo ha detto la mamma. Dopo un lungo pianto e le parole di Silvia, si è calmato e sembra in grado di affrontare la tragica situazione con grande coraggio.
Il suo manager Salvatore Cherchi è stato sul luogo dell’incidente col questore di Pavia. Domani mattina verrà eseguita l’autopsia, come richiede la legge in questi casi. Nel pomeriggio dovrebbe venire allestita la camera ardente, probabilmente in una sala del comune di Voghera o in un locale dove sarà possibile dare l’ultimo saluto al campione scomparso troppo presto.