Nei superleggeri Holt e Bradley unificano le cinture WBO e WBC
{joomplu:483 left}Sabato sera al Bell Centre di Montreal in Canada il campione mondiale WBO dei superleggeri Kendall “Rated R” Holt (25-2, 13 Ko) e l’iridato WBC della medesima categoria Timothy “Desert Storm” Bradley (23, 11 Ko) si affronteranno in un incontro di riunificazione. Nei supermedi andrà in scena la semifinale mondiale IBF tra il messicano Librado Andrade (27-2, 21 Ko) e l’ucraino Vitali Tsypko (22-2, 12 Ko)
Holt, classe 1981, milita tra i pro dal 2001. Dopo un buon inizio di carriera ha dovuto incassare una pesante sconfitta per mano del modesto Thomas Davis che nel 2004 sconfisse Kendall per Ko alla prima ripresa. Il fighter di Paterson non si è perso d’animo ed è riuscito a far tesoro della lezione subita imponendosi nei piani alti della categoria con vittorie nette ai danni di pugili dall’indubbio valore. Non altrimenti si possono definire le affermazioni sugli allora imbattuti David Diaz e Isaac Hlatshwayo, e sull’ostico Mike Arnaoutis. Proprio quest’ultimo successo era valso a Rated R la sfida col campione WBO Ricardo Torres. Nel settembre del 2007 a Barranquilla in Colombia, davanti al suo pubblico, Torres si impose per Ko tecnico all’undicesima ripresa. Il Match suscitò grandi polemiche per il lancio di oggetti da parte del pubblico ai danni di Holt e per lo stop dell’arbitro Genaro Rodriguez, ritenuto prematuro dall’angolo dello sfidante. Dieci mesi più tardi, questa volta a Las Vegas, i due fighter si incontrarono per la seconda volta. La rivincita durò in tutto 61 secondi, tanti ne bastarono per vedere Kendall andare al tappeto due volt, rialzarsi e spedire Ko Torres. Anche il rematch non fù esente da strascichi polemici, dovuti ad uno scontro di teste fra i due prima del colpo risolutore di Holt, episodio che a detta del colombiano fù determinante per l’esito finale. Lo scorso dicembre era programmata la terza sfida tra i due, che avrebbe dovuto stabilire chi fosse il migliore, ma Torres non riusci a fare il peso, quindi si optò come sfidante di Rated R per Demetrius Hopkins,originariamente impegnato nell’undercard dell’evento. La sfida si concluse con la vittoria del campione per split decision. Holt è un pugile molto abile tecnicamente, incontrista puro, ottima potenza in entrambe le mani e gran gioco di gambe. Mentre la difesa non è delle migliori cosi come la tenuta ai colpi, difetti che in passato l’hanno più volte esposto ai pugni degli avversari, i quali diverse volte gli hanno fatto assaggiare la stuoia.
Bradley a differenza del rivale vanta nel record meno nomi di prestigio anche se pure lui ha fatto vedere ottime cose. Dopo buoni trascorsi dilettantistici il 25enne di Palm Springs ha debuttato al professionismo nel 2004 e l’anno successivo ha conquistato il titolo giovanile WBC, cintura che ha difeso in cinque occasioni e che gli ha permesso di scalare le classifiche dell’ente messicano. Nel marzo del 2008 Desert Storm avrebbe dovuto incontrare l’ex iridato dei pesi leggeri Jose Luis Castillo in un match valido come title eliminator per il World Boxing Cauncil. Ma Castillo. come già successo in passato, diede forfait non riuscendo a rientrare nei limiti di peso della categoria. Cosi Timothy divenne lo sfidante ufficiale del campione del mondo WBC Junior Witter. Nel maggio dello scorso anno Bradley, a discapito di quelli che erano i pronostici della vigilia, conquistò il titolo mondiale superando ai punti l’inglese Witter. A settembre la prima difesa dove Desert Storm si impose con un verdettio unanime sul sempre pericoloso Edner Cherry. Bradley è un pugile talentuoso, dotato di buona mobilità, anch’egli ottimo incontrista, ha nel gancio destro il colpo migliore.
Indubbiamente la sfida è di grande interesse visto il valore dei due atleti ed è difficile trovare un chiaro favorito, anche le quote dei bookmaker americani sono improntate alla prudenza, con un leggero vantaggio per Bradley. Desert Storm è imbattuto ed ha ben impressionato nelle ultime uscite, in particolar modo nella sfida con Witter. Holt ha dalla sua un vantaggio in termini di potenza ed esperienza ma credo che la maggiore solidità di Timothy possa rivelarsi decisiva, sopratutto se, come credo, sarà il fighter di Palm Springs a prendere l’iniziativa ed a dettare i tempi dell’azione. Bradley ai punti con un discreto margine.
{joomplu:484 left}Andrade torna sul ring del Bell Centre dopo sei mesi da uno degli episodi più controversi dell’ultimo anno. Era il 24 ottobre del 2008 quando il messicano mandò al tappeto nei secondi finali della dodicesima ripresa il campione IBF dei supermedi Lucian Bute. Il lungo conteggio del referee Marlon Wright diede modo a Bute di rialzarsi prima del dieci finale e di terminare l’incontro vincendo ai punti. Seguirono grandi proteste da parte del team di Andrade e in un primo momento sembrava concreta la possibilità di organizzare subito un rematch, opzione che poi non è realizzata. Ora il fighter residente in California avrà la possibilità di trovarsi ancora faccia a faccia con Bute, ma per farlo dovrà avere ragione di Tsypko. L’ucraino è un buon pugile, mancino, difficile da inquadrare e con una discreta potenza. Doti alle quali Librado potrà oppore una solidità granitica unita ad una continuità d’azione senza eguali per la categoria. Credo che il forcing offensivo a cui il 30enne messicano sottoporrà Vitali si rivelerà determinante per l’esito finale, quindi dico Andrade ai punti con un buon margine.
Nel sottoclou il canadese Benoit Gaudet (20-1, 7 Ko) metterà in palio la cintura NABA dei superpiuma contro Michael Lozada (31-5=1, 24 Ko), match questo che assegnerà anche il vacante titolo WBC Continental Americas. Sara della serata anche il campione mondiale WBC dei mediomassimi Adrian Diaconu (25, 15 Ko). Il romeno, che a maggio affronterà il nostro Silvio Branco, effettuerà un test sulle otto riprese con David Whittom (10-7=1, 6 Ko).
Foto tratte da secondsout.com.