La Germania prossima rivale dell’Italia il 12 e 14 giugno a Milano e Novara
Sarà la Germania la penultima avversaria nello splendido cammino azzurro verso i mondiali AIBA, programmati a Milano dal primo al 12 settembre 2009.
Il LOC, Comitato Organizzativo diretto e gestito da Andrea Locatelli e Paolo Taveggia, ha tracciato un percorso strategico per i ragazzi di Francesco Damiani e Raffaele Bergamasco, affinché la panoramica agonistica (Cina, Brasile, Russia e Cuba già affrontate) si concludesse con altrettante sfide molto sentite ed equilibrate come Germania e USA, due scuole di origine controllata, anche se culturalmente diverse. A giugno, il 12 giugno a Milano e il 14 a Novara, arriva la squadra tedesca, da non sottovalutare, avendo nei suoi organici fior di campioni.
Tra l’altro la Germania è la nazionale che l’Italia ha affrontato più volte di qualsiasi altra rivale straniera. La prima volta nel lontano 1929, ovvero 80 anni addietro. Si stava riformando la nazionale dopo i Giochi di Amsterdam del 1928 decisamente trionfali con gli ori di Tamagnini (gallo), Orlandi (leggeri) e Toscani (medi) che erano passati professionisti come quasi tutti gli altri titolari da Ceccarelli a Caneva e Cavagnoli.
Al conte Carlo Zinsler, italo-argentino, militare di carriera, studioso della noble art, la giovane federazione aveva affidato la nazionale. Fu una squadra sperimentale quella che affrontò i più compatti tedeschi sul ring di Monaco nella Baviera l’11 ottobre ’29. Degli otto incontri vinsero solo il welter Foglia e il medio Piazza, mentre Janni, Saracini, Portaleone, De Horatis, Bassi e Biagiotti pagarono scotto.
Di questi otto, nessuno raggiunse la promozione ai Giochi del ’32 a Los Angeles, ma Oddone Piazza che nel 1929 vinse il titolo italiano, passò professionista l’anno dopo negli USA. Peraltro con grande successo arrivando ad essere il primo italiano a battersi per il mondiale medi. Il 25 gennaio 1932, un anno prima di Carnera, affrontò il terribile Gorilla Jones, lottando strenuamente per otto round, prima di arrendersi.
Dopo quel confronto le due nazioni si sono affrontate oltre cinquanta volte, comprese le sfide con rappresentanze giovanili. Il successo più corposo data al 18 novembre 1931 ad Amburgo, in trasferta, con gli azzurri vittoriosi 14-2, nessuna sconfitta e due pari con Introini e Stella. Mentre Melis, Gaspari, Bianchini, Longinotti, Rossi e Laria ottennero il verdetto pieno.
Si intravedeva già l’ossatura della nazionale che avrebbe difeso l’Italia a Los Angeles. Nell’assolata California, andarono il mosca Edelweis Rodriguez, il gallo Vito Melis, il piuma Gaspare Alessandri e il leggero Mario Bianchini, oltre al welter Luciano Fabbroni e al medio Aldo Longinotti. Il mediomassimo Gino Rossi e il massimo Luigi Rovati colsero l’argento.
Spulciando nei numerosi confronti, ritroviamo nomi che avrebbero lasciato tracce anche nei professionisti. Ad Hannover nel gennaio ’71, il nostro Lassandro venne sconfitto ai punti da Dagge, che cinque anni dopo avrebbe vinto il mondiale superwelter contro Obed, lasciandolo nel ’77 sul ring di Berlino al nostro Rocky Mattioli che lo stese al quinto round.
Al momento, la Germania è in grande evoluzione. Superati gli anni difficili, quelli tra l’80 e il ’90, quando il ritorno ad una sola nazione e non più Est e Ovest, invece di dare impulso creò la dispersione delle forze dilettantistiche e moltissimi ritiri dal ring, da un decennio si assiste al ricompattamento nazionale e si è tornati a puntare sul vivaio interno, senza oriundi o nazionalizzati.
Ai mondiali di Bangkok in Thailandia nel 2003, i tedeschi ottennero un argento a quattro bronzi, seconda nazione europea come numero di medaglie. In Cina nel 2005 un argento e un bronzo, a Chicago nel 2007, si sono presentati con ben dieci atleti, bravi ma poco fortunati. Alcuni di questi rappresentano il fulcro della nazionale tedesca.
I nomi di spicco sono il mosca Ronny Beblik, il gallo Dennis Makarov, il leggero Artur Schmidt in grande spolvero, i superleggeri Harun Sipahi e Sklawa Kerber. Punto di forza il welter Jack Robert Culcay-Keth, classe 1985, presente ai mondiali di Chicago, vincitore delle ultime due edizioni del torneo Chemistry Cup di Halle. Culcay-Keth è vice campione europeo in carica.
A Liverpool ha battuto il russo Rakislov e il pericoloso francese Chiguer che nel recente confronto con Cuba, si è tolto lo sfizio di superare quel carro armato di Rey Recio (5-4). Chi ha visto il caraibico contro gli azzurri può fare il raffronto.
Nei medi, il migliore resta Kostantin Buga, esperto e molto dotato. A marzo ha incontrato e costretto alla resa nel 3° round il nostro Salvatore Greco. In alternativa sono di buon livello anche Terence Vorrath e Jacobs Deines.
Nei mediomassimi è titolare Gottlieb Weiss, ma il tecnico potrebbe scegliere il promettente Benjamin Schmidt, anche se solo bronzo agli assoluti del 2008, in costante crescita, come dimostra il successo sul nostro Gianluca Rosciglione ai primi di marzo in Germania.
Tra gli 81 kg. sono in preallarme anche Rene Krause, bronzo europeo e Robert Woge che ha destato ottima impressione ai primi di maggio nella trasferta in Canada. Pure nei massimi non manca la concorrenza. Campione in carica è Lukas Schulz, ma sia Arthur Hofmeister vincitore del nostro Paolo Iannucci in Germania che Stefan Koeber ex +91, sceso di categoria dopo Pechino, ambiscono ad incontrare il nostro Clemente Russo. Nel 2008 ad Halle, Koeber si è inchinato all’azzurro 17-5. In precedenza Russo aveva saldato il conto con il forte Alex Povernov – ritiratosi dall’attività -, bronzo mondiale nel 2005, vincitore di Clemente agli europei di Plodiv nel 2006, sconfitto ai campionati dell’UE nel 2006, e risconfitto nel 2007 ai mondiali di Chicago.
Nei supermassimi lotta tra Erik Pfeifer campione in carica e Boris Boshenko con qualche speranza per Erkan Teper. Nessuno dei tre ha qualità da campione, come si è visto nel confronto con i nostri Francesco Rossano e l’inesperto Samuel Giacomoni. Il casertano ha battuto Pfeifer e perduto con Boshenko, battendosi con una sola mano. Il veneto ha perduto da entrambi, senza però sfigurare. Cammarelle dovrebbe dormire sonni tranquilli. Senza esagerare.
A conferma che la Germania sta costruendo una squadra importante in previsione Londra 2012, stanno i risultati dei recenti mondiali cadetti (dai 15 ai 17 anni) svoltisi a Erevan in Armenia. I tedeschi hanno vinto l’oro con Theo Krechlok nei 48 kg. e il bronzo nei 75 kg. grazie a Roman Fress contendendo alla pari l’ingresso in finale al russo Idris Khakhmanov (5-4), quando si pensi che per l’oro l’ucraino Korobka ha perduto 8-1.
Anche se sulla carta, l’impegno dovrebbe risultare più facile dei duelli con Russia e Cuba, la formazione tedesca può dire la sua in diverse categorie, rendendo la sfida molto interessante.
Gli appuntamenti sono il 12 giugno a Milano, il 14 a Novara. Diretta su SKY SPORT 2 a Milano dalle 22.30 e differita da Novara, il venerdì successivo su SKY SPORT 2 dalle 22,30. Telecronaca di Mario Giambuzzi.