Applausi per Olusegun a Liverpool: archiviata la pratica Wright.

{joomplu:2098 left}Ieri sera, all’“Olympia” di Liverpool (Inghilterra), Ajose “Segun Ajofe” Olusegun, ha sconfitto per decisione unanime dei giudici (117-112; 117-111; 116-113) l’ostico Nigel Wright, difendendo così il titolo del Commonwealth dei superleggeri e conquistando la vacante cintura britannica della categoria.

Si dice che due mancini sul ring ammazzino lo spettacolo; tuttavia il match in questione deve aver soddisfatto il pubblico d’oltremanica, tornato a casa consapevole di aver assistito a un degno e interessante combattimento. Olusegun, pugile nigeriano residente a Londra, aveva tutta l’intenzione di mostrare i progressi maturati da un anno a questa parte, in virtù del fatto che già nel febbraio del 2008 si era trovato di fronte il medesimo avversario e aveva vinto, di poco, senza entusiasmare. Questa volta la maggiore velocità del coloured ha fatto davvero la differenza, permettendogli di controllare il contest con la sicurezza di un veterano. Dal canto suo Wright, mai sconfitto prima del limite, ha dato ancora una volta prova di grande solidità, cercando di sopperire alla maggiore rapidità del rivale con una buona dose di aggressività. Se però in alcune circostanze, per la verità poche, colpi puliti hanno colto “Segun Ajofe” alla sprovvista, dall’altro, la poca potenza dello sfidante (appena 9 KO su 20 vittorie), ha vanificato il tutto.

Al termine del confronto, dopo che il verdetto netto e inappellabile dei giudici ne ha sancito la meritata vittoria, Olusegun ha dichiarato di aver combattuto con un fastidio al collo e di poter dare quindi ancora di più in condizioni ottimali di forma.

Personalmente sono piacevolmente colpito dalla carriera finora immacolata di questo pugile africano dalla boxe elegante e pulita. Ha 29 anni e nel record compaiono già i nomi di diversi ostici fighters affermati d’oltremanica, tutti sconfitti senza appello. Potrebbe essere giunto il momento per dare ad Ajose, un’opportunità importante: staremo a vedere!

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